Siamo presenti alla Fiera del Libro con “Viva il Mito 2022”, progetto attuato il 27 maggio c.a. con il patrocinio dell’Università di Foggia e dell’Assessorato alla Cultura.
Protagonisti assoluti gli studenti di ogni ordine e grado appartenenti ad 11 Scuole del territorio e zone limitrofe.
Perché presenti?
Per sostenere l’importanza della lettura al di fuori di schemi prettamente scolastici; leggere le storie dei miti, rielaborarle, attualizzarle in relazione all’età scolare degli alunni, ha permesso di coniugare la conoscenza all’immaginazione.
Al termine dell’intervento sarà proiettato un mix dei pregevoli contributi di ogni scuola.
Siamo presenti alla Fiera del Libro con “Viva il Mito 2022”, progetto attuato il 27 maggio c.a. con il patrocinio dell’Università di Foggia e dell’Assessorato alla Cultura.
Protagonisti assoluti gli studenti di ogni ordine e grado appartenenti ad 11 Scuole del territorio e zone limitrofe.
Perché presenti?
Per sostenere l’importanza della lettura al di fuori di schemi prettamente scolastici; leggere le storie dei miti, rielaborarle, attualizzarle in relazione all’età scolare degli alunni, ha permesso di coniugare la conoscenza all’immaginazione.
Al termine dell’intervento sarà proiettato un mix dei pregevoli contributi di ogni scuola.
Anche quest’anno il Club per l’Unesco partecipa alle GEP (Giornate Patrimoniali Europee).
La manifestazione, patrocinata dal Consiglio Europeo e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Cerignola, si propone, in contemporanea in ogni Stato europeo, di evidenziare nelle loro peculiarità storico-artistiche, i beni culturali locali, focalizzando l’attenzione sulla loro conservazione secondo i principi di sostenibilità.
L’evento sarà articolato in due momenti:
la mostra “La Bellezza del sacro: pittura e architettura da Torre Alemanna a Santa Maria delle Grazie”
il convegno di esperti che riproporrà vari aspetti delle opere artistiche locali, che coprono un arco cronologico che va dal XII al XVI secolo, quali i brevi cicli di affreschi di alcune cappelle dell’agro di Cerignola e altre realizzazioni pittoriche a carattere iconico.
Il Club era presente agli Europei di Volley femminili under 21 al Palatatarella di Cerignola con l’Istituto Comprensivo Di Vittorio Padre Pio per diffondere la Carta Internazionale dello Sport, adottata dall’Unesco nel 1978.
Sono stati distribuiti a tutti i presenti gli opuscoli, contenenti gli articoli della Carta, editi, in tre lingue, a cura della Scuola e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura.
Un auspicio affinché lo sport, nella sua etica, unifichi tutti i popoli.
Prima partita dell’Italia con l’Ucraina che porta i colori di Cerignola: giallo e blu!!
Il messaggio della Carta Unesco è stato letto, prima della partita Italia Ucraina in Iitalianoda Davide Raffaele, alunno del Liceo Scientifico Einstein indirizzo sportivo ed in inglese da Felice Setteducati alunno dell’I.C. Di Vittorio Padre PIo.
Insieme con le magliette Con la DS Maria Luisa Russo della Padre Pio ed Angiola Pedone docente dell’ITET Dante AlighieriAssessore alla Cultura Rossella Bruno ed il sindaco Francesco BonitoIl messaggio letto in inglese, prima della partita Italia Ucraina da Felice Setteducati alunno dell’I.C. Di Vittorio Padre PIo.I ragazzi della Padre PioMagliette distribuite ai giovani
L’affissione delle targhe con incise le poesie vincitrici delle quattro categorie è stata possibile grazie al cortese e sensibile consenso dell’American Bar (Bar Merlicco Corso Roma,46), di Grazia Pelletteria (Viale Roosevelt,16), del Bar Roma Perrucci( Via Don Minzoni,130).
Agli esercenti il nostro più sentito ringraziamento.
Nell’ambito delle attività interclub, abbiamo partecipato al Percorso Formativo “Transizione ecologica e stili di vita oggi per domani” promosso dal Centro per l’Unesco di Torino.
La nostra Vicepresidente Bina Marinelli, docente di lettere alla Scuola Media Pavoncelli, con la collaborazione di altri docenti, ha partecipato con due video, prodotti dagli alunni della sua classe, presentati durante l’incontro conclusivo, ricevendo il plauso dei formatori, trasformatosi in attestato consegnatomi dalla presidente prof.ssa Maria Paola Azzario del Centro di Torino in occasione dell’Assemblea Nazionale.
Un grande plauso alla Scuola, ai docenti, ai nostri “bravi” ragazzi che mostrano tanta sensibilità per i temi ambientali.
Scoprire le bellezze di Venosa: uno tra i borghi più belli d’Italia
Venosa rientra nel circuito dei Borghi più belli d’Italia immerso nelle campagne della Basilicata e specialmente a fine primavera e inizio estate, venire qui regala dei panorami unici fatti di collinette e campi di grano dorato a perdita d’occhio.
Ma Venosa è famosa non solo per i paesaggi ma per la sua storia antichissima che ci riporta all’Impero Romano, infatti proprio qui visse e scrisse il poeta Orazio di cui si può ancora visitare la sua casa.
Si passa dalle rovine romane al borgo vero e proprio con case in pietra e mattoni, senza dimenticare la storia pagana della città.
Arrivo a Venosa Ore 10:00 Abbazia della Santissima Trinità
Saluti della Presidente del Club per l’Unesco del Vulture Rossella Centrone.
Accoglienza ai Club di Bisceglie – Cerignola – Foggia
Saluti del Sindaco di Venosa Marianna Iovanni
Ore 10:30 inizio Visita
1 – Scavi archeologici di Venosa
Gli scavi archeologici di Venosa si trovano alle spalle dell’Abbazia della Santissima Trinità e permettono di vedere e scoprire la vita ai tempi dell’Antica Roma che qui si svolgeva. All’interno degli scavi si possono vedere le meravigliose terme con i pavimenti a mosaico, le domus più ricche e una porzione di pavimento di una domus con un incredibile mosaico rappresentate la testa di Medusa. Inoltre proprio dagli scavi si può raggiungere il gioiello più bello di Venosa: l’incompiuta.
2 – Abbazia della Santissima Trinità Questa Abbazia, anche monumento nazionale, è un luogo importantissimo perché permette di scoprire tutti gli strati (letteralmente) di storia di questo territorio. Originariamente costruita su un tempio pagano, l’abbazia su costruita sugli edifici lasciati dai Romani, e poi dai Longobardi e dai Normanni. Questa stratificazione è visibile nell’interno grazie ai lavori di restauro che hanno ridato vita alle fondamenta che nascondono incredibili mosaici e cappelle pagane. Alle spalle invece, si trova la chiesa nuova, mai portata a compimento. 3 – L’Incompiuta di Venosa Proprio alle spalle dell’Abbazia della Santissima Trinità si trova l’incompiuta di Venosa, ovvero l’abbazia nuova che però non è mai stata terminata. Questo luogo è un posto quasi mistico. Si entra nella struttura che però non ha il tetto e nemmeno il pavimento, ma tutto attorno è possibile vedere la costruzione dell’Abbazia con le sue immense colonne e le torrette costruite a metà. Soffermati a vedere i materiali utilizzati per costruire l’abbazia. Tutte le pietre sono state prese dagli scavi romani e dal cimitero ebraico che si trovava lì vicino, perciò nelle mura della struttura è possibile vedere scritte in latino e stelle di David, le une accanto alle altre.4 – Casa di Orazio Sito risalente al I secolo d. C. meglio nota come Casa di Quinto Orazio Flacco. Una struttura costituita da ambienti termali di una casa patrizia, composti da una sala rotonda che costituiva il calidario e di un attiguo vano rettangolare. La facciata mostra visibili tratti di strutture romane rivestiti di mattoni a legatura reticolata.
5 – Ore 16:00 Visita Museo Nazionale “Mario Torelli “
Museo archeologico Nazionale di Venosa
Il Castello ducale del Balzo (XV secolo) Nel punto dove è posto il maniero, vi era in precedenza l’antica Cattedrale dedicata a S. Felice, il Santo che, secondo la tradizione, subì il martirio a Venosa all’epoca dell’Imperatore Diocleziano. L’antica Cattedrale fu abbattuta per far posto alla fortificazione quando, nel 1443, Venosa venne portata in dote da Maria Donata Orsini, figlia di Gabriele Orsini principe di Taranto, a Pirro del Balzo, figlio di Francesco duca di Andria. I lavori di costruzione del Castello, incominciati nella seconda metà del XV secolo, proseguirono per alcuni decenni. L’aspetto originario era ben lontano da quello odierno: si presentava, infatti, come una fortificazione a pianta quadrata, difesa da una cinta muraria dello spessore di 3 metri, con torri cilindriche angolari, privo degli stessi bastioni che furono completati nella metà del secolo successivo. Nato come postazione difensiva, successivamente, con i Gesualdo divenne dimora del feudatario. Se ti piace la storia di questa terra, non puoi perderti il museo archeologico di Venosa, incluso nel biglietto della visita al parco archeologico. Creato all’interno del castello aragonese, qui potrai andare a fondo nella storia di questa città attraverso tutti i reperti che sono stati ritrovati in zona, tra cui alcuni gioielli di incredibile fattura. Il castello aragonese è il fulcro della città di Venosa e merita una visita anche solo per vedere il cortile con la grande loggia arricchita da colonne che si affaccia sul cortile interno del castello.
Oltre 200 ragazzi provenienti da 11 Scuole del territorio e citta’ limitrofe, accompagnati dai propri docenti, si sono riunite in Aula Consiliare per narrare, personalizzando e attualizzando il mito classico.
L’evento proposto dal Club per l’Unesco di Cerignola con il patrocinio dell’Università di Foggia, ha dimostrato per l’ennesima volta quanto la Scuola sia viva, sappia coniugare la cultura classica e moderna e rappresenti la principale custode del nostro Patrimonio culturale classico, un patrimonio immateriale perciò più fragile e più bisognoso di essere tramandato alle future generazioni.
Grazie alla prof.ssa Tiziana Ragno del Dipartimento studi umanistici dell’Università di Foggia, per l’intensa collaborazione alla riuscita dell’evento, grazie alla Dirigente Scolastica, nonché socia uneschiana, prof.ssa Maria Luisa Russo per il suo intervento pregnante, grazie agli attestati di stima di cui e’ stata prodiga la dott.ssa Maria Aida Episcopo Dirigente Ufficio V Ambito territoriale di Foggia, grazie all’Assessorato alla Cultura per averci concesso l’utilizzo dell’Aula Consiliare.
Infine il vero grazie va ai docenti, ai loro alunni che, con attenzione e senso di responsabilità, hanno ascoltato, illustrato i propri lavori con entusiasmo proprio di chi ama la Scuola.
Un panorama giovanile che ci fa sperare in un mondo migliore!
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