Scoprire un tesoro inestimabile vicino casa e’ stato il regalo che, grazie alle GEP 23, i soci del Club, e non solo, hanno ricevuto grazie all’ospitalità dell’Archeoclub di Trinitapoli.
L’insieme di Ipogei risalenti al XVI sec. A. C. nato come Santuario per il culto della fertilità e poi trasformato in luogo di sepoltura, il Museo archeologico con gli straordinari reperti che ci fanno scoprire come genti dell’Eta’ del bronzo siano state molto evolute sia nella cura del proprio aspetto sia nella cultura dei riti, hanno permesso di tuffarci in un passato denso di spiritualità remota.
Ma Trinitapoli e’ anche spiritualità cristiana da quando, dopo l’anno mille, i monaci dell’abbazia benedettina della Trinità di Monte Sacro, sul Gargano, fecero costruire una chiesa, l’Ecclesia Sancte Trinitatis, intorno alla quale sorse il Casale della Trinità da cui deriva l’odierna cittadina.
Inoltre
Trinitapoli e’ stata passaggio doppio di transumanza.
Trinitapoli e’ stata sede dei cavalieri di Malta che hanno lasciato in ricordo la reliquia di una scheggia del legno della Croce.
Trinitapoli e’ anche sede di una pregevole artigianale distilleria…
Una piccola città con una grande Storia.
Grazie al presidente dell’Archeoclub Donato Marrone ottimo organizzatore, instancabile padrone di casa, grande conoscitore appassionato della storia.
Grazie a Mariangela Lo Zupone, archeologa, che con grande professionalita’ ed amore ci ha guidato nel percorso storico.
Grazie a don Nicola Grosso che ci ha illustrato ornamenti e riti legati alla Confraternita di Santo Stefano.