Dialogo con l’autore Domenico Carbone

La nascita di Cerignola come città moderna, nel 1799, avviene così, sapientemente raccontata in un libro scritto dal nostro storico socio o socio storico Domenico Carbone………. «Nell’antichità le città sorgevano perché vicino al mare, ai laghi o ai fiumi. In epoca contemporanea, le città sono nate quando gli abitanti hanno preso consapevolezza del proprio stato; quando le vicine popolazioni vi si riversavano; quando chi poteva ha dovuto riconoscerle come tali». I rampolli dell’aristocrazia agraria insofferenti del secolare regime monarchico, la borghesia che tende ad affrancarsi dal giogo feudale, una parte del Clero che respinge lo status della Prelatura Nullius preferendo l’ordinaria giurisdizione vescovile trovano nella rivoluzione partenopea del 1799 l’elemento da tempo ricercato di discontinuità istituzionale, economica e sociale. Cerignola che era “la masseria del conte d’Egmont” migliora negli ultimi decenni del ‘700 il suo impianto urbanistico proiettandosi al di fuori delle antiche diroccate mura, accresce notevolmente la propria popolazione e pone le basi per il fenomeno della mobilità della ricchezza che esploderà più tardi con l’arrivo di intraprendenti imprenditori in vari campi dal nord barese. (cit.fieralibrocerignola.it/libri/1799-a-cerignola/)